logo_top_new

URI

Unione dei Radiotaxi d'Italia

Sede legale: Via del Casale Lumbroso 167 - 00166 Roma

Codice Fiscale 97350680589

Contattaci

news.jpeg

info@unioneradiotaxi.it | + 39 06.66189097


facebook
whatsapp
logo_top_new

URI: basta falsità e strumentalizzazioni. Difendere i tassisti con i fatti, non con le bugie!

2025-03-04 18:43

URI

Notizie dall'Italia, Sindacato, Normativa, Comunicati, Decreti attuativi L. 12/2019,

URI: basta falsità e strumentalizzazioni. Difendere i tassisti con i fatti, non con le bugie!

Verità contro mistificazioni: smontiamo le accuse profonde e ribadiamo il nostro impegno concreto per la tutela della categoria taxi.

In merito ai recenti attacchi portati avanti dai soliti noti nei confronti del Presidente di URI – Unione Radiotaxi d’Italia, Loreno Bittarelli, riteniamo doveroso chiarire i fatti e smontare le affermazioni strumentali e distorte che stanno circolando con il solo scopo di seminare disinformazione e destabilizzare la categoria.

 

1. IL DOCUMENTO FIRMATO IN PERIODO COVID

(https://www.taxistory.it/wordpress/2020/03/11/il-virus-mette-in-ginocchio-i-tassisti-siamo-disperati/)

Un attacco pretestuoso riguarda un documento firmato nel pieno della pandemia, in cui venivano richiesti aiuti al governo per i tassisti, colpiti da mesi di fermo forzato e calo drastico del lavoro. Nel documento si sollecitava anche la conclusione dell’iter per la pubblicazione dei decreti attuativi previsti dalla Legge 12/2019, che regolano aspetti fondamentali della professione, come il RENT (Registro Elettronico Nazionale per il Trasporto), il foglio di servizio elettronico e il DPCM sulla regolamentazione delle piattaforme tecnologiche.

URI non è mai stata contraria ai DPCM, ma ha sempre evidenziato la differenza sostanziale tra una legge e un Decreto interministeriale, che, a differenza della legge, può essere impugnato davanti a qualsiasi tribunale amministrativo, come sta già accadendo.

In quel contesto, la firma di Bittarelli era un atto di responsabilità nei confronti di una categoria in difficoltà. Oggi, si tenta di utilizzare quel documento per insinuare una presunta volontà di avallare riforme pericolose per il settore. Questo è assolutamente FALSO. Il documento aveva come unico scopo quello di garantire un supporto economico ai tassisti e di chiudere un iter normativo già avviato da anni, senza alcuna intenzione di stravolgere il sistema.

È vergognoso che si voglia strumentalizzare un atto compiuto nell’interesse della categoria durante un periodo di emergenza senza precedenti.

 

2. LA RICHIESTA DI STRALCIO DELLA DELEGA AL GOVERNO DRAGHI

È stato diffuso un documento del 2022 in cui URI, a firma del suo presidente Bittarelli, chiedeva lo stralcio della delega al Governo per la riforma del settore taxi. È vero che in quella fase si richiedeva lo stralcio, e ciò avveniva con piena consapevolezza dei rischi contenuti nell’articolo 10 del DDL Concorrenza del Governo Draghi. Questo articolo, così come formulato in origine, apriva le porte ad una liberalizzazione incontrollata, rischiando di compromettere il sistema taxi regolamentato e di creare un mercato in cui le piattaforme tecnologiche avrebbero avuto il pieno controllo, a discapito dei lavoratori del settore.

Successivamente, grazie a un intenso lavoro di interlocuzione con le istituzioni, la parte più pericolosa della norma è stata eliminata. URI e Bittarelli hanno operato in maniera coerente, presentando proposte di emendamento, memorie e documenti ufficiali alle commissioni parlamentari e al Ministero dei Trasporti.

In un'intervista pubblicata all’epoca, Bittarelli chiarì che la parte più preoccupante della norma sarebbe stata stralciata e che il dialogo con le istituzioni stava portando a risultati positivi. Questo dimostra che non c’è stato alcun cambio di rotta, bensì un lavoro concreto per tutelare la categoria.

(https://www.trasporti-italia.com/mobilita-regole/ddl-concorrenza-bellanova-regole-certe-e-condivise-per-gli-autoservizi-pubblici-non-di-linea/52624?fbclid=IwAR1WZ5VaqeJROtrEf39almbt0IIfwYVkqPmKfSINPl6oaaOqcgGkkkLTIZY&fs=e&s=cl)

Pertanto, chi distorce i fatti insinuando un’incoerenza tra la posizione del 2022 e quella attuale mente sapendo di mentire. La coerenza di URI è totale: ciò che veniva denunciato allora è stato oggetto di un lungo lavoro che ha prodotto risultati concreti.

 

3. L’ACCUSA INFONDATA DI ESSERE "FUNZIONALE ALLA MULTINAZIONALE PARTNER"

Uno degli attacchi più gravi e infondati riguarda una presunta complicità con le multinazionali che operano nel settore del trasporto privato. Si tratta di un’accusa completamente priva di fondamento, costruita unicamente per screditare il lavoro svolto in difesa dei tassisti.

URI e il suo Presidente hanno sempre difeso la categoria dalle minacce rappresentate da modelli di business che favoriscono il precariato e la deregolamentazione selvaggia. Le battaglie condotte negli ultimi anni lo dimostrano ampiamente: dalle azioni legali contro le piattaforme che operano in modo irregolare, alle interlocuzioni con il governo per garantire norme che proteggano il servizio pubblico taxi. Perfino l’accordo con Uber è stato siglato esclusivamente nell’interesse della categoria, mantenendo il controllo del servizio ai tassisti e ponendo regole chiare.

L’accusa di essere "funzionali" ad interessi esterni è quindi non solo falsa, ma profondamente offensiva nei confronti di chi lavora con serietà per la tutela dei tassisti.

 

4. LO SPIRITO DISTRUTTIVO

Questi attacchi non sono nuovi. Da tempo, i soliti noti portano avanti una linea di azione basata sulla divisione, sulla polemica sterile e sulla denigrazione personale. Il loro obiettivo non è difendere i tassisti, ma screditare chi lavora con competenza e autorevolezza per ottenere risultati concreti.

Le loro strategie sono sempre le stesse:

  • pubblicare documenti decontestualizzati per distorcere la realtà;
  • utilizzare immagini denigratorie e offensive per screditare chi la pensa diversamente;
  • diffondere insinuazioni e falsità, alimentando un clima di sfiducia e sospetto nella categoria.

Questa strategia non porta alcun beneficio ai tassisti. Al contrario, indebolisce la categoria e la rende più vulnerabile alle minacce esterne. È ora di dire basta a queste polemiche distruttive e lavorare per unire la categoria, invece di dividerla con attacchi strumentali.

 

CONCLUSIONE

La verità è chiara: la coerenza del lavoro svolto da URI e dal Presidente Bittarelli è evidente nei fatti. Chiunque voglia informarsi con serietà può verificare il percorso seguito negli ultimi anni e i risultati ottenuti.

Al contrario, c’è chi preferisce continuare con una campagna di attacchi personali e di disinformazione, danneggiando l’intera categoria e favorendo solo chi vuole vederla divisa e indebolita.

Invitiamo tutti i colleghi a respingere queste polemiche sterili e a concentrarsi sul lavoro vero. Solo con un’azione unitaria e costruttiva possiamo garantire un futuro solido alla categoria.

Uniti si vince. Divisi si perde.

 

Clicca QUI per scaricare il comunicato di URI.

whatsapp-image-2025-03-04-at-19.18.07.jpeg