Da Corriere della Sera, cronaca di Roma, del 1 Ottobre 2023
Nella settimana della Ryder Cup, primo stress test per valutare la tenuta di Roma in vista delle prossime sfide, dal Giubileo a Expo, si riaccendono le polemiche sulla carenza di taxi alla quale, malgrado le misure adottate dal Comune e l’approvazione del Decreto asset, si fatica a trovare una soluzione. Sui social fioccano le proteste di vip, turisti, pendolari esasperati dalla difficoltà di prenotare una corsa e dalle lunghe attese nelle aree di sosta (code anche ieri a Termini in piazza di Spagna e piazza del Popolo).
A fine giugno il Campidoglio ha introdotto, sull’esempio di Milano, la possibilità della “doppia guida” che consente l’utilizzo dello stesso veicolo da parte di più conducenti fino a un massimo di 20 ore. E però, tra pausa estiva e lungaggini burocratiche (oltre alla riluttanza di una parte della categoria), finora le adesioni sono state un centinaio sui 7.800 taxi autorizzati nella Capitale. Un flop se si considera che l’obiettivo sarebbe quello di raggiungere quota mille, il 10-12 per cento del totale, in un anno.
A rallentare il processo sono anche le regole per la registrazione alla Camera di commercio che non ammette due partite Iva legate alla stessa licenza, a meno che il richiedente non sia un familiare o faccia parte della stessa cooperativa: in alternativa dovrebbe aprire un’altra partita Iva, ma con l’entrata in vigore del nuovo decreto l’iter dovrebbe essere snellito e potrebbe bastare una semplice comunicazione del Comune. Nel frattempo a Palazzo Senatorio si monitora la situazione nella consapevolezza che i risultati non saranno immediati vuoi per la partenza a luglio, vuoi per i ritardi nella lavorazione delle pratiche. Tuttavia, se lo strumento della doppia guida si rivelasse poco efficace, a quel punto non rimarrebbe altra strada che aumentare il numero delle licenze, ipotesi che il sindaco, Roberto Gualtieri, ha già ventilato per il Giubileo.
Per Loreno Bittarelli, presidente del Radiotaxi 3570, l’amministrazione dovrebbe concederne subito almeno 300: “Non è mai successo che fossero i tassisti a chiederle, d’altra parte la doppia guida non sta funzionando: su 3.700 nostri associati soltanto sette ne hanno fatto richiesta”. Quanto all’impossibilità di prenotare una corsa sull’app itTaxi collegata al 3570 (ieri abbiamo provato a bloccare un’auto bianca per le 18.30 di oggi ma la richiesta è stata respinta), Bittarelli spiega: “Noi non offriamo un servizio di noleggio con conducente, non possiamo pre-assegnare la corsa se non siamo sicuri di poterla garantire. Tra traffico, cantieri ovunque e Ryder Cup non possiamo fare miracoli”.
Andrea Di Mattia, responsabile del settore taxi per Fit-Cisl, condivide l’irritazione per i problemi di viabilità: «Con tutti questi lavori non si cammina e la metro non funziona, non si può riversare tutto su di noi».
Sui social intanto si leva la protesta dei personaggi del mondo dello spettacolo: dall’attrice Nancy Brilli che si mostra in pantofole ("Tanto c’è da aspettare molto…") per ironizzare sui tempi di attesa biblici al conduttore Pippo Baudo che parla di «dittatura dei tassisti» stigmatizzando la “situazione indegna di una capitale europea”. A esprimere il suo malumore è anche Pier Francesco Pingitore, regista patron del «Bagaglino», che si concede una battuta: “Col caldo forse i tassisti si sono squagliati…”. L’attore Massimo Ghini paragona il piazzale di Termini a «Lampedusa», mentre Alba Parietti si sfoga: “Ogni volta in stazione faccio un’ora e mezza di fila. Un delirio”.